Un evento tragico che non dimenticheremo mai #22Luglio
Da oggi su Netflix è disponibile “22 Luglio” il film scritto e diretto da Paul Greengrass (Capitano Philips, United 93). Un’opera della durata di 144 minuti che racconta uno dei momenti più tragici della storia norvegese, l’attentato a Oslo del 2011 e l’attacco agli studenti presenti sull’isola di Utoya (si registrarono 77 vittime e oltre 100 feriti).
Un film che colpisce per la pacatezza con cui certe scene drammatiche vengono raccontate, “22 Luglio” non ruota attorno al colpevole Anders Behring Brevik, ma gravita sui: sopravvissuti, le famiglie delle vittime e l’avvocato difensore.
Trama
Le scene più emozionanti e significative sono:
- La prima parte del film mostra in modo glaciale la preparazione del terrorista all’attacco al palazzo del governo di Oslo.
- I giovani ragazzi del partito laburista norvegese a Utoya si scambiano opinioni, si abbracciano e iniziano a montare le tende.
- Brevik in prigione illuminato da una luce artificiale in antitesi con i sopravvissuti, fuori circondati da una luce calda, meravigliosa enfatizzata ancor di più dai paesaggi nordici.
Non aggiungo altro se no vi rovino la sorpresa.
Sul piano tecnico, questo film racconta un momento di cronaca terribile senza esagerare, usa: il rigore, delle riprese traballanti per comunicare la paura dei protagonisti ed ogni spettacolarizzazione è bandita.
Il film mette in luce la bravura di due attori in particolare Viljar (il ragazzo sopravvissuto alla strage interpretato da Jonas Strand Gravli), che dopo aver vissuto un’esperienza traumatica affronta il nemico al processo, con dignità e coraggio. Viljar dopo l’attentato ha subito un intervento al cervello, ha un occhio artificiale e infine fa fatica a camminare.
Un altro soggetto da non perdere di vista è l’avvocato difensore del terrorista Geir interpretato da Jon Øigarden. Un professionista obbligato ad adempiere al suo dovere, ma al tempo stesso inserito in un contesto difficile, vive infatti un rapporto di coppia teso, subisce delle minacce di morte ed è travolto da una discriminazione sociale senza precedenti.
Questo film è la possibilità di riflettere sulle conseguenze di un attentato terroristico, gli influssi sulla democrazia norvegese e sulla vita delle vittime. Un film che apre uno spiraglio di luce sul futuro, o almeno me lo auguro.
Vi consiglio di visionare il trailer, e di ritagliarvi un po’ di tempo in queste serate autunnali per osservare una delle opere drammatiche più belle firmate da #Netflix. Non ne rimarrete delusi.