The Witcher: guerra, mostri e magia.
Da poche settimane Netflix Italia ha lanciato una nuova saga fantasy che ha suscitato non poche polemiche sui social media, sto parlando di The Witcher. Una storia ideata da Lauren Schmidt Hissrich e incentrata sull’affascinante e diciamolo pure complicato Geralt di Rivia.
Geralt ogni giorno combatte creature mostruose, attraversa a cavallo i confini, è un nomade senza casa, taciturno e con pochissimi amici. La gente dei villaggi che visita è diffidente nei suoi confronti, lo emarginano spesso e gli commissionano delle missioni. Sì Geralt lavora per tutti, basta pagare, e in poco tempo elimina il mostro che tormenta e ossessiona qualcuno.
La serie tv non solo ci mostra tutti i lati di Geralt (Henry Cavill) ma ci svela in un costante loop di passato, presente e futuro altri soggetti, come Ciri (Freya Allan) ragazzina di sangue blu, residente di Cintra (una città molto popolare e simbolo della libertà) che dopo la morte della nonna (la regina) sua tutrice è costretta ad abbandonare il castello ed a cercare Geralt. La storia di Ciri è molto interessante, perché vede una ragazza fragile alle prese con tante piccole scoperte: i suoi forti poteri, le alleanze, i nemici che la perseguitano e il legame dettato dal destino con Geralt.
Geralt sa di essere legato a Ciri per colpa della “Law of Surprise”, legge o tradizione che obbliga colui che la richiama un premio (persona o oggetto).
The Witcher non narra solo la fuga di una giovane fanciulla e le avventure di un uomo coraggioso, ma mostra la forza della magia. E quando si parla di: paranormale, impercettibile, incantesimi dobbiamo citare Yennefer.
Yennefer ragazza con delle problematiche fisiche che in passato viveva con la famiglia e veniva vessata dai vicini appunto per la sua disabilità, grazie all’intervento di una potente maga riesce a lasciare il villaggio. Yennefer viene arruolata in un’accademia dove si insegna a controllare i propri poteri e dove ogni creatura ha un suo scopo, più o meno nobile. Un aspirante maga che si innamora di colui che per primo la protegge e incontra nella scuola, che mostra come sia pericolosa la sua forza e che ricerca la perfezione fisica. In effetti Yennefer vuole cancellare i suoi difetti fisici che la rendono così diversa ed esposta, ecco che allora decide di farsi aiutare da un guaritore che durante una lunga notte la trasforma in una dea, togliendole però la possibilità di diventare madre. Yennefer vive nel peccato e inizia a lavorare su commissione per gli umani. Una condotta spregevole (soprattutto per i circoli frequentati dai maghi più potenti) un percorso negativo che si interrompe con l’incontro con Geralt. Anche Geralt e Yennefer sono legati da un forte destino, la passione li travolge e dopo questo incontro non saranno più gli stessi.
The Witcher dunque è un intreccio di storie: la fuga di una ragazzina, le grandi imprese di una maga e le sfide di Geralt.
Ho letto su molte community social che questa serie tv non ha convinto, alcuni l’hanno definita confusionaria visti gli sbalzi temporali repentini, altri l’hanno giudicata inadeguata soprattutto per la fotografia e gli effetti speciali. Il mio parere? Considero The Witcher una storia avvincente, ben costruita, i personaggi sono raccontati in profondità e mi sono piaciuti parecchio i costumi di scena.
Sono 8 episodi della durata di 1h circa, niente di estenuante, vi suggerisco di iniziarne la visione e di pensare come a volte il destino sia dietro ogni cosa.