EUPHORIA: Trasgressione, follia e molto altro
Se andate a leggere il significato della parola Euforia sul dizionario questo è ciò che trovate: “Sensazione accentuata di benessere con tendenza all’ottimismo e all’ilarità, talvolta artificialmente prodotta dall’uso di droghe o di eccitanti, o anche derivante da malattie nervose”. La serie tv lanciata da Sky qualche mese fa e incentrata sul mondo teen mi ha colpita particolarmente, in questo articolo vi spiegherò perché.
Prima di tutto ho trovato convincente in modo quasi commovente due persone in particolare: Zendaya (interpreta Rue) e Hunter Schafer (Jules).
Zendaya ha un espressività pazzesca, piange lei e ci scommetto che entro 3 secondi inizi a piangere anche tu che la stai osservando, Hunter indossa così bene i panni di una ragazza che fai davvero fatica a capire che dietro in realtà c’è un attore e non un attrice.
I personaggi che vengono a galla nella serie sono: Rue, ragazza ansiosa, fragile che trova nelle droghe una sorta di sostentamento, le usa con l’intento di anestetizzare la propria vita e trascorrere più velocemente le sue giornate. Jules è una transgender, un ragazzo timido e dal bel viso che fin da piccolo vuole valorizzare la parte femminile e decide così di intraprendere una cura ormonale (volta naturalmente al cambio di sesso).
Nella serie tv composta da otto episodi il regista è stato bravissimo a creare una sorta di lente di ingrandimento sulle vite passate delle protagoniste (al 90% femminili), ognuna con le proprie battaglie e insicurezze. Il cast di Euphoria ha un comune denominatore: la fragilità, c’è chi lotta con il proprio aspetto e teme il giudizio degli altri, chi invece è troppo sensuale e viene letta dai ragazzi nel modo sbagliato e inappropriato, chi vuole diventare una donna elegante e cerca nel sesso quella femminilità nascosta, chi è timido e rimane ai margini e sta solo a guardare.
Dopo aver visto questa serie mi sono detta: “Essere adolescenti oggi è davvero uno schifo!” E credetemi hanno tutta la mia stima e simpatia quando dico ciò. Io sono nata agli inizi degli anni ottanta e la mia adolescenza l’ho trascorsa a cavallo degli anni novanta, sì c’erano i bulli, c’erano le competizioni tutte rosa, c’era la mancanza di autostima (si iniziava a parlare di anoressia e bulimia) però almeno non si era così esposti sui vari social media, grazie al cielo!
Un teenager oggi è inserito in una socialità completamente differente: un video può cambiarti la vita (specialmente se racconta un tuo episodio intimo), ciò che sei online è una maschera dove nasconderti (profili fake, o semplicemente fotografie su Ig che non rispecchiano le tue reali sfide e sofferenze).
Molti genitori non conoscono realmente i propri figli, li vedono uscire di casa vestiti in un modo ma poi lì fuori indossano tutt’altro e spesso si mettono in situazioni davvero pericolose.
Rue è il classico esempio di una ragazza piena di paure che usa la droga giorno dopo giorno fino ad andare in overdose, viene messa in un centro di recupero e riabilitazione e quando esce riprende con le vecchie e cattive abitudini, fino a che non incontra Jules quella miccia che la aiuta a restare sobria e sana. Jules è una figura enigmatica nella serie, va a degli appuntamenti al buio con uomini che vogliono da lei solo il suo corpo, vive sola con un papà gentile e premuroso (ha perso lungo il cammino la madre che lo aveva rinchiuso in un centro psichiatrico infantile) e finisce per creare con Rue una forte amicizia che si trasforma in attrazione.
Non voglio svelarvi di più, ma credetemi Euphoria è un viaggio dentro le teste di queste ragazze. Vi segnalo uno dei pochi ragazzi nel cast Jakob Elordi (interpreta Nate) un insieme di: rabbia repressa, prepotenza, ricerca di affetto e tante tante bugie.
Faccio i miei complimenti al direttore alla fotografia, geniale, e poi ragazzi le inquadrature sono spettacolari (capovolte, mischiate, doppie) insomma ti catapultano in questo mondo folle e affascinante, che dà dipendenza.
Su sky da pochissimo sono stati lanciati degli episodi speciali, il primo è su Rue e il secondo è su Jules, non perdeteli. Buona visione.