Una vita a forma di me: quando il corpo rompe tutti gli schemi
Immaginate di avere 16 anni circa e di essere in sovrappeso, di avere una madre ex reginetta e miss locale adorata da tutti e di amare alla follia Dollie Parton cantautrice statunitense. Tutto questo è l’essenza di “Una vita a forma di me” (Dumplin – regia Anne Fletcher) nuovissimo film lanciato da Netflix. Nel cast ci sono Jennifer Aniston (nota ai più per aver recitato in Friends per molti anni), Daniel Macdonald e Odeya Rush.
La ragazza con qualche curva in più è Willowdean (Daniel Macdonald), frizzante, insicura e alla ricerca di sé, colei che passa la sua infanzia con la zia Lucy. Una zia davvero speciale che la coccola con dei party, e che la vede bellissima e speciale. Un rapporto straordinario sul piano affettivo che quando Lucy muore Willowdean si trova spiazzata e fragile più che mai.
Questa teenager alla ricerca di sé non sopporta di essere snobbata per il suo aspetto fisico, e non capisce perché tante ragazze vogliano partecipare a dei concorsi di bellezza. Willowdean quando decide di fare ordine tra le cose di sua zia Lucy, trova una richiesta di ammissione per un concorso di bellezza locale (a cui aveva partecipato anche la madre). Questa scoperta spinge Willowdean a fare qualcosa di rivoluzionario, partecipare al concorso gestito da sua madre. Chi lo dice che queste gare sono solo per le magre?
Da qui Willowdean crea una vera e propria gang bang, dove ci sono delle ragazze con personalità, dal maschiaccio che vuole protestare con la sua candidatura, alla ragazza fragile e sovrappeso che sogna da quando era piccina di essere lì a sfilare. Un’avventura divertente che vi strapperà anche qualche lacrima, ve lo assicuro. Una rivoluzione estetica che avrà il suo picco in un locale di Drag Queen, frequentato in passato dalla zia Lucy.
Avere fiducia di sé, mostrarsi agli altri con orgoglio, camminare sui tacchi e colpire il pubblico saranno gli obiettivi di queste ragazze. Sul piano romantico, Willowdean viene corteggiata da un collega molto carino, e qui si domanda: “Come fa un ragazzo così a volere proprio me?”. In un’era in cui il bullismo è pane quotidiano, in cui molte ragazze soffrono di bulimia e anoressia perché vogliono rispettare certi canoni estetici e sociali, in una fase in cui il bodyshaming sui social imperversa un messaggio potente e positivo. Spazio alle ragazze, a tutte senza distinzioni, il talento non è deciso dalle curve ma da tutt’altro.
Film che dura 1 ora e 50 minuti, consiglio di vederlo con le amiche di liceo, avrete molto di cui parlare.